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BASI SCIENTIFICHE

 

Tutto ciò che esiste nell'universo emette onde, energia, vibrazioni, e dato che le frequenze delle vibrazioni vengono espresse matematicamente, i numeri possono venire considerati l'espressione sintetica delle vibrazioni cosmiche. Ogni numero rappresenta un principio della "legge universale". Ad ogni realtà corrisponde un numero, attraverso i numeri si può fare la ricerca della realtà corrispondente e riequilibrare eventuali squilibri della stessa. Nei primi quattro numeri sono concentrati tutti i principi fondamentali dell'universo e dalla somma o dalla moltiplicazione di questi quattro numeri derivano tutti gli altri.
Tutto l'esistente e tutte le energie possiedono la propria corrispondenza numerica.
Siccome le malattie o le disarmonie si instaurano, secondo i concetti energetici orientali, come conseguenza di alterazioni del flusso (blocchi) tra le energie della terra (Yin) e le energie del cielo (Yang), alcuni ricercatori asseriscono che queste alterazioni possono essere normalizzate tramite i numeri corrispondenti che per il cielo sono 9,9,9,9,9,9,9,9,5, mentre per la terra sono 9,5,5,5,5.

Sono molti i circuiti grafici e le forme geometriche usati dall'uomo. Il loro utilizzo è certamente molto antico e tanti di essi sono stati trovati come incisioni rupestri di civiltà appartenenti a paesi e continenti molto lontani fra loro, come l'Africa, l'Asia, il Nordamerica, il Sudamerica, l'Oceania e l'Europa. Molte di queste incisioni e dì queste raffigurazioni sono state trovate là dove sorgevano luoghi di potere temporale o spirituale. Impresse sulle rocce, sulle pareti, sui pavimenti, sui soffitti, sia all' interno che all'esterno delle costruzioni, ma comunque sempre c: dimensioni specifiche, dislocate e orientate in punti particolari. Nulla veniva lasciato al caso, mentre l'approssimazione e l'impreparazione odierna hanno portato ad attribuire a queste forme geometriche soltanto una funzione decorativa, senza considerare che esse, invece, avevano scopi ben definiti.
 Le camere circolari aperte sono sempre state elementi importanti dell'architettura antica. Nelle costruzioni sumeriche, egizie, arabe, nordafricane, in quelle atlantidee sarde, in quelle spagnole, in quelle delle regioni nordiche e, in particolare, nelle zone di civiltà celtica (ad esempio le strutture megalitiche di Stonehenge in Inghilterra), nelle costruzioni sudamericane e nordamericane, sono sempre presenti queste "camere di risonanza". L'apertura di queste camere veniva orientata, a seconda dell'uso a cui erano destinate, principalmente a nord-est o a nord-ovest. Forme simili ritroviamo anche nelle strutture nuragiche, nei pozzi sacri e nelle tombe dei giganti" della Sardegna, nei megaliti degli indiani del Nordamerica, nei luoghi di culto islamici del deserto nordafricano e dell'Eurasia;
- un circuito molto importante per le civiltà dei millenni passati è dato dalla figura formata da quattro rombi concentrici, o "losanga". Orientata verso nord questa figura sarebbe capace di trasmettere un potente e coerente campo V(vitale che a sua volta influisce su campi V lontani. Molto potente è la losanga di Herrinx, dal nome del grande studioso e ricercatore che ne ha compreso e perfezionato l'uso, e che è stata studiata anche da altri, tra cui Aubrey Westlake. Le losanghe si trovano in incisioni, disegni e strutture di tutto il mondo. Tra le civiltà antiche che ne hanno fatto uso ricordiamo quella dei papua del Pacifico, che le utilizzavano come strumento di potere, capace di evocare la "voce del tuono". Essa consisteva in una losanga di legno durissimo o di metallo, con un filo attaccato ad uno dei vertici: lo strumento veniva fatto ruotare vorticosamente fino a quando cominciava a emettere un particolare suono, simile al rombo del tuono. Losanghe come cristallo a forma romoidale, come diamante tagliato a navetta: in una forma sono contenute tutte le vibrazioni dell'universo, ciascun raggio di luce emesso da questa forma corrisponde a una sostanza, a un'energia, a un'informazione. In epoca recente, grazie al microscopio a effetto tunnel realizzato dall'IBM di Zurigo, si è potuta evidenzíare la geometria di un atomo di silicio. Il sílicio è, tra le sostanze presenti sulla crosta terrestre, quella che ha le maggiori capacità ríce-trasmíssíve, e per tale motivo viene usata nei più sofisticati sistemi di ricetrasmissione. La geometria del silicio vista al microscopio corrisponde esattamente a una losanga; - una forma capace di trasmettere campi V è la "stella", composta da un decagono e da un ottagono ìnsieme;
- le "croci" sono altre forme potenti, e tra queste la croce celtica in particolare, che è stata studiata in modo approfondito da Westlake. Ogni angolo è un incrocio di onde di forma, dentro il circuito c'è un'infinità di onde di forma corrispondenti a infinite sostanze relative ad esse;
- un circuito interessante è il "captatore-emettitore di magnetismo animale", capace di stimolare la rigenerazione cellulare ed energetica;
- altri cìrcuitì sono: ìl cìrcuìto "grum" capace di bloccare campi P di disturbo; il circuito " disimpregnatore" , in grado di disimpregnare soggetti od oggetti carichi di campi P o V destabilizzanti (quest'ultimo circuito, contrariamente agli altri, non è soggetto a orientamento ): lo "scudo dì Servranx", costituito da seì esagoni concentrìci con azione di protezione sui campi P e V; il circuito "braida", che protegge da campi P e campi V destabilizzanti; il "circuito-caricatore" per caricare testimoni indiretti (fitoterapici, organoterapici o minerali-terapeutici);' "l'eptagono", composto da 21 eptagoni concentrici, per creare e potenziare testimoni diretti e indiretti;' il "decagono", circuito potenziatore ed amplificatore per eccellenza; ulteriori forme utilizzate sono, ad esempio, quelle relative "all'anello dell'immunità" egiziano, che protegge da campi P e campi V disturbanti;
- una forma molto usata in epoche lontane è quella che si ritrova nel pavimento della basilica paleocristiana della natività di Betlemme. A questo progetto, curiosamente, corrisponde il circuito "griglia di Buchter" o "Peggoty", capace di intervenire sull'apparato scheletrico e su quello muscolare.
Tanti circuiti elettrici ed elettronici normalmente utilizzati dall'industria sono nati dalla conoscenza, dallo studio e dalle sperimentazioni scientifiche di antichi circuiti. Quelli che maggiormente conosciamo sono il rombo e il cerchio. É da mettere in evidenza che la losanga di Herrinx, il più potente tra gli antichi circuiti trasmettitori, ha la stessa forma della prima antenna radio utilizzata da Guglielmo Marconi, ed ugualmente i condensatori usati fino ai tempi d'oggi hanno la stessa forma a cerchi concentrici delle antiche camere rituali.
Il disegno è più potente dell'oggetto che rappresenta, poiché, essendo più semplice, presenta meno difetti. Per tale motivo, in questi
ultimi anni, sia l'industria elettronica aerospaziale che l'elettronica fine hanno sostituito con successo i vecchi circuiti stampati con una nuova generazione di circuiti costituiti da semplici disegni serigrafati, oltre che del percorso conduttore, anche dei componenti elettronici: transistor, diodi, triodi, condensatori ecc.

Ci sono quattro forze che causano, formano e regolano le funzioni dì tutte le sostanze. Alcuni esperimenti hanno dimostrato, in maniera lampante, il comportamento di tali forze formative fondamentali. La crescita delle piante, ad esempio, è causata dall'azione delle forze eteriche che sono incorporate in esse. Quando la pianta è esaurita oppure va in putrefazione, queste forze vengono liberate e possono contribuire a ridare nuovamente la forma e le funzioni dell'organismo in cui esse erano incorporate (tutto è cenere e ritornerà cenere, dalla cenere si eleva ù fuoco, dalla cenere ritorna la vita).
Esiste una metodica molto semplice per mezzo della quale queste forze formative delle piante possono essere liberate e rese manifeste, ed è la cosiddetta " dinamolisi capillare". Si prende del succo o della linfa di una pianta e la si diluisce. Su di un piatto si mette un foglio di carta da filtro, quindi il succo viene fatto espandere attraverso uno stoppino sul foglio di carta filtrante. Aggiungendo un additivo chimico specifico, il foglio di carta viene trattato in modo che sia visibile il comportamento del liquido che si espande. Normalmente il liquido dovrebbe espandersi in maniera circolare intorno allo stoppino, ma invece si espande creando forme complesse molto simili alla pianta di origine.
C'è dunque una prova che piante della stessa specie producono forme o modelli similari e che il modello prodotto è molto sensibile al tipo di fertilizzante immesso nel terreno in cui la pianta è cresciuta.
Un altro metodo per indagare le forze organizzative e formative degli organismi viventi è quello di aggiungere alcune gocce del
succo della pianta che si vuole studiare, oppure qualche preparato biologico, in una soluzione, per esempio, di cloruro di rame al 5 o al 10 %, che si cristallizza in presenza di particolari condizioni standard. Il modello di cristallizzazione viene così a prendere una caratteristica forma correlata alla natura dell'additivo biologico.
Un terzo metodo, basato sui processi formativi, è stato sviluppato per indagare le qualità dell'acqua. Una goccia di acqua distillata viene fatta cadere su un piatto contenente l'acqua che si vuole esaminare e alla quale è stata aggiunta una piccola quantità di glicerina, che serve a percepire il comportamento della goccia in esame. Quando la goccia si espande, si vede che il modello che si viene a formare è in qualche modo correlato alla qualità dell'acqua. Per esempio, l'acqua di un fiume che scorre lontano da una grande città ha dimostrato di avere un modello molto differente da quello dell'acqua presa da un fiume che scorre vicino a una grande città.
Un'interpretazione di questo esperimento potrebbe essere la seguente: le forme che assumono le gocce d'acqua quando si espandono potrebbero essere decifrate come la dimostrazione di "etere di luce irradiante" (forza formatrice primaria) e di "etere chimico". Cosicché l'acqua pura che scorre lontano dalle città dimostra di avere l'influenza marcata dell'etere di luce, mentre l'acqua scaricata dalle città è dominata dall'attività dell'etere chimico.